Condé Nast Italia festeggia con un numero speciale e con una festa il quarantesimo (anzi il quarantunesimo, il primo numero data infatti settembre 1967) della nascita de L’Uomo Vogue, primo magazine che intepreta la moda maschile come fenomeno di costume. Nel 1968 e dintorni si sono consumate tutte le rivoluzioni, ma quella vestimentare dell’uomo fu il fenomeno più eclatante e visibile. Ideatore, direttore, art director e grande interprete dei cambiamenti sociali di quegli anni bollenti Flavio Lucchini, che dopo aver lanciato Vogue Italia qualche anno prima, si dedica a questa sua nuova creatura, del tutto inedita, che influenzerà fortemente editoria, moda e stili di vita, attraverso l’edizione italiana e le altre estere che ne sono seguite. Sulle pagine de L’Uomo Vogue sono passate tutte le icone del nostro tempo, come ricorda il numero in edicola, grandi uomini, star, pensatori, artisti, per i quali l’abito era un modo di esistere e di comunicare. L’Uomo Vogue é stato anche uno straordinario laboratorio, nel quale Lucchini ha scoperto e “allevato” grandi fotografi, giornalisti, stilisti, art-director. Attraverso il “suo” giornale, che ha diretto fino alle soglie del 1980, Flavio Lucchini ha soprattutto testimoniato la sua grande passione per la moda e non solo femminile. Altre importanti testate sono state ancora create da Lucchini, fino al definitivo abbandono dell’editoria negli anni 90, quando decide di trasformare la moda, trascendendone la funzione, in soggetto e oggetto della sua ricerca artistica. Oggi é artista a tempo pieno oltre che presidente di Superstudio Group, creato proprio per dare spazio, in altro modo, a moda, arte, cultura, innovazione.