Personale in progress, MyOwnGallery, Via Tortona 27 bis Milano, Gennaio/Dicembre 2018.
Le sue eleganti sculture, a volte delicate a volte ironiche a volte imponenti, i suoi quadri e i suoi bassorilievi, ci parlano con ogni mezzo e materiale di moda intesa come metafora della società contemporanea. E come espressione di una nuova religione che mette l’abito femminile al primo posto, lo idolatra e lo idealizza. Dall’alta moda al burqa si dipana l’emancipazione femminile e ritorno vista e interpretata dall’artista e in dialogo con la comunicazione, la pubblicità, l’attualità, l’estetica imperante.
La mostra “Ricomincio da 90 – Fashion Show” di Flavio Lucchini, lunga un anno e continuamente in progress, ogni mese un tema diverso e un nuovo sottotitolo, espone alcuni classici e molte opere mai mostrate, con continui cambiamenti aggiunte sostituzioni attingendo dall’imponente archivio. E racconta il complesso e unico percorso artistico dell’artista con flash sul suo passato editoriale, collaborazioni e confronti con altri creativi, presentazioni di libri e altre iniziative.
"Nel 1919 Duchamp diceva che l’arte è morta. Le migliaia di persone in coda per vedere le mostre dimostrano il contrario. Io faccio parte di loro, ma non solo. I miei Totem, i Memory, i Toys e tutto quello che ho creato come artista sono opere nate dal mondo vissuto attraverso la moda. Mi sembra ieri ma senza accorgermi sono arrivati i miei novant’anni. Ho ancora voglia di vivere e di vedere come prima”.
Flavio Lucchini