Un "personal Museum" al Superstudio Più rende evidente la forte connotazione art che caratterizza questo luogo creato per valorizzare la creatività, il talento, l’innovazione dal suo fondatore, Flavio Lucchini, art director, editore, imprenditore ma soprattutto artista.
Collocato nel Tortona District, a pochi passi dal MUDEC e dal Silos di Armani, è il terzo spazio dedicato all'arte contemporanea al Superstudio, insieme alla MyOwnGallery, galleria dedicata ad esposizioni unconventional, e alla installazione Terzo Paradiso, donata da Michelangelo Pistoletto, sul Roof della palazzina Art Point.
Flavio Lucchini nasce a Mantova studia architettura a Venezia e arte all'Accademia di Brera a Milano. Fin da giovanissimo si mette in mostra per l'audacia e la modernità del suo lavoro grafico. Trasferitosi a Milano, crea e porta al successo le più importanti riviste di moda italiane (da "Fantasia" ad "Amica", "Vogue", "L'Uomo Vogue", "Lei/Glamour", “Moda”, “Donna" e altre); scopre i nuovi talenti della fotografia, della grafica e del giornalismo e tiene a battesimo sui suoi giornali tutti i più grandi stilisti. Per trent'anni è il più influente personaggio dell'editoria di moda italiana. Nel 1983 fonda a Milano con la moglie Gisella Borioli il primo iconico Superstudio (ne seguiranno altri tre). Nel 1990 abbandona tutti i suoi incarichi per dedicarsi esclusivamente all’arte, o meglio alla sua Fashion Art (corrente e tendenza a lui attribuita), prevalentemente scultura, pittura e digital paintings. Si susseguono da quel momento in poi numerose personali, collettive, la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 2011, premi e progetti speciali. (La biografia completa sempre su questo sito).
II rapporto affettivo di Lucchini con le sue opere, create per una urgenza di espressione personale, per indagare il mistero della moda da un altro punto di vista e non per il mercato dell’arte, l'impegno totale al lavoro da mattina a sera, ha fatto sì che centinaia di opere si accumulassero nel suo archivio. E quando qualcuna partiva per una galleria, un museo o la casa di un collezionista, altre subito la rimpiazzano grazie a una attività di creazione senza soluzione di continuità. Arrivare a un luogo che le mostrasse coerentemente nel suo insieme è stata la conseguenza.
Dall’unione dell’Atelier in cui ha lavorato per anni e del basement sottostante (ex-rifugio antiaereo della General Electric al tempo della Seconda guerra mondiale) è nato il FLA FlavioLucchiniArt Museum - atelier, museo e associazione no-profit: oltre 30 anni di sperimentazioni, 2000 metri quadri, 18 stanze tematiche, più di 650 opere esposte, che ci fanno capire quanto la Moda sia molto di più che un semplice vestito: una vera e propria "creazione”, un'espressione culturale, una metafora della società, una testimonianza dei tempi.
Sculture di grandi dimensioni, quadri dipinti con tecniche tradizionali o sperimentali, digital painting dove il mouse si sostituisce al pennello, opere grafiche, piccoli o giganteschi totem. Sono tutti dialoghi tra Arte e Moda, a volte drammatici, visionari, preveggenti, a volte ludici, ironici, ingenui. E ancora, libri, cataloghi, poster. Dall’Alta Moda ai burqa. Materiali e tecniche diverse straordinariamente contemporanei perché per Lucchini, dal DNA anticipatore, l’oggi è già futuro.
II Museo FLA FlavioLucchiniArt è un luogo attivo che usa il linguaggio della bellezza per diffondere e stimolare la conoscenza dell’arte e dei linguaggi espressivi che ne sono parte. 18 stanze tematiche con oltre 650 opere esposte di Lucchini, e The Lab, spazio destinato ad ospitare artisti e creativi emergenti.
L'Atelier è il luogo dove incontrare, raccontare, sperimentare, proiettare, mostrare creativi e creatività, coinvolgendo un pubblico di giovani, adulti, anziani ma anche nuovi collezionisti, curiosi e appassionati e avvicinandoli all’arte in modo moderno e alternativo. Mostre temporanee, talk, presentazioni, workshop.
L’Associazione no-profit svolge una attività informativa e attitudinale riservata a particolari categorie: ragazzi autistici, bambini, donne sole, categorie sensibili, insegnanti, anche in collaborazione con altre associazioni.Tutti i proventi dell'attività (attraverso donazioni, aste, eventi, iniziative varie) saranno destinati a finanziare l’associazione e i suoi progetti no-profit.