MuseoCity è un’associazione senza scopo di lucro che dal 2017 opera per la promozione e la valorizzazione del grande patrimonio museale milanese, regionale e nazionale. L’intento è quello di incrementare il coinvolgimento di un pubblico sempre più vasto alla partecipazione della vita artistico-culturale della città, conferendo al museo anche una dimensione confortevole e accogliente. FlavioLucchiniArt Museum, da ora, ne è socio… “brand new”.

Con il fashion/art museum nei sotterranei di Superstudio Più, raddoppiato rispetto all’inaugurazione di un anno fa e portato a quasi 2.000 mq suddivisi in 20 ambienti tematici separati, l’associazione no-profit FlavioLucchiniArt invita a giornate speciali gli amici dell’arte a scoprire il grande omaggio alla moda nei disegni, nei quadri e nelle sculture di Flavio Lucchini. Ecco i prossimi appuntamenti da non perdere.

“Special guest” presso il FlavioLucchiniArt Museum in occasione del Super Design Show 2022, Clara Tolomeo, artista anomala nel panorama creativo italiano, debutta come pittrice, ma dal 1997 si dedica alle sedie-scultura che presto diventano presto protagoniste assolute della sua opera e che presenta in questa occasione, in una significativa selezione di straordinario impatto estetico, con una mostra personale: “Never rest on my laurels”.

FlavioLucchiniArt Museum si riconferma spazio d’arte, di cultura, di incontro, ancor più di contaminazione tra le varie forme espressive, tra loro sempre capaci di “intendersi”, in una logica che vede l’interazione come indubbio arricchimento per chiunque se ne lasci coinvolgere e affascinare. E’ questa la ragione per la quale lo spazio ha ospitato la presentazione del libro “Non solo kimono. Come il Giappone ha rivoluzionato la moda italiana”, interessante e approfondito studio di Laura Dimitrio, edito da Skira, che esplora la plurisecolare e più che consolidata influenza giapponese sullo stile e sulla produzione di moda del nostro Paese, a partire dal kimono fino ad arrivare al new-pop lanciato dai manga.




A Lucchini quest’anno è andato il riconoscimento più ambito di ADCI, il premio Hall of Fame











ti ho conosciuto insieme a Bruno Munari nel 1948. Ero da poco iscritto alla Facoltà di Architettura ed ero sempre a caccia di novità e di emozioni. Ho scoperto la vostra arte concreta a Milano, attraverso i quadri esposti alla libreria Salto, e ho capito che il vostro messaggio era rivolto a me come a tanti altri come me, artisti, architetti, grafici e designer. Fu una grande emozione che risento ancora oggi.
Quando sei venuto alla mia mostra, al...

































